Dal recente congresso ICAT (International Conference on Adipose Tissue)
CMC ARTHRITIS EARLY STAGES. LIPOFILLING VERSUS JALURONIC ACID INJECTION: 6 MOUNTH FOLLOW UP
Borgonovo Alberto, Melotto Antonio, Del Bene Massimo
Azienda Ospedaliera San Gerardo - Monza, I; Az. Osp. Desio e Vimercate U.O.C. Ortopedia e Traumatologia P.O.C. Carate Brianza-Giussano - MB, Italy
Introduzione e obiettivi La rizoartrosi è una condizione invalidante che si presenta con dolore alla base del pollice, instabilità, deformità e compromissione della funzionalità manuale. Rappresenta il 18% delle localizzazioni artrosiche nell’arto superiore. Molte opzioni terapeutiche sono state descritte, dalle più conservative come l’assunzione di FANS o splinting, infiltrazioni di cortico-steroidi o acido ialuronico a più invasive come l’intervento chirurgico. Recentemente abbiamo scoperto che il tessuto adiposo è un’importante risorsa di cellule staminali adulte che consentono, grazie alle loro innumerevoli proprietà,la riparazione dei tessuti circostanti attraverso l’angiogenesi o la vasculogenesi, il potenziamento della risposta immunitaria, la rimozione delle cellule difettose,il rilascio di ormoni, citochine e fattori di crescita.
La proposta di questo studio è stata quella di valutare l’efficacia dell’ utilizzo dell’infiltrazione intra articolare di grasso autologo in un gruppo di 17 pazienti affetti da rizoartrosi al primo e secondo stadio della classificazione di Brunelli e la comparazione con il trattamento di infiltrazione con acido ialuronico.
Materiali e metodi al giugno 2010 ad oggi sono stati trattati 22 pazienti, valutati clinicamente e radiologicamente prima della procedura, a 3 - 6 - 12 mesi secondo criteri oggettivi (forza, presa, opposizione con Jamar e Pinch test) e soggettivi (dolore, attività manuali, soddisfazione personale). Di
questi pazienti 17 sono stati rivalutati ad almeno 6 mesi ed una paziente è stata esclusa dallo studio perchè ha subito altre infiltrazioni locali presso altro centro. Di questi pazienti 6 risultavano affetti da rizoartrosi di grado 0 dolorosa (2 dei quali associati a malattia di De Quervain trattata contestualmente alla procedura), 10 di grado 1(uno dei quali trattato contestualmente per malattia di De Quervain) e 1 di grado 2. I pazienti sono stati paragonati a gruppo storico di 43 pazienti trattati con acido ialuronico ad alto peso molecolare
con singola infiltrazione. La procedura è sempre stata eseguita dal medesimo operatore e la valutazione è sempre stata somministrata da medesimo altro operatore
Risultati Due sono i vantaggi riscontrati da questa metodica
1) rapido recupero delle normali attività quotidiane e scarsa invasività della procedura (paragonabili ad unica infiltrazione con acido ialuronico ad alto peso molecolare),
2) riduzione del dolore ed alta soddisfazione del paziente (con risultati superiori rispetto ad unica infiltrazione di acido ialuronico ad alto peso molecolare). I risultati sino ad oggi hanno dimostrato un eccellente risultato nel 50 % dei pazienti, un buon risultato nel 18.75 % dei pazienti e solo un 12.5 % di
risultati non soddisfacenti. Da segnalare che 1 paziente (grado 2 di Brunelli) è stato posto in nota operatoria 9 mesi dopo il trattamento e 1 paziente si è dimostrato completamente insoddisfatto dalla procedura a 6 mesi nonostante un lieve miglioramento oggettivo dei dati. La procedura di infiltrazione con grasso autologo si e’ dimostrata superiore a 6 mesi rispetto all’infiltrazione con acido ialuronico in oltre il 68% dei pazienti con un miglioramento medio globale dei dati di circa il 9%
Discussione e conclusioni Il grasso autologo può essere considerato un filler ideale poichè è abbondante e velocemente disponibile, non costoso, compatibile e può essere facilmente prelevato e ripetuto. Le cellule staminali contenute possono fornire una spiegazione degli effetti curativi da noi dimostrati. Tuttavia, alcuni meccanismi di guarigione e gli effetti di interazione tra tessuti sono da chiarire. Per questo motivo auspichiamo ulteriori studi, soprattutto dal punto di vista immuno-istochimico
Nessun commento:
Posta un commento